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Tè matcha: tutto quello che c’è da sapere

La tradizione del tè matcha ha una storia millenaria e si è inserita recentemente anche nella nostra cultura: sono in molti a conoscere, apprezzare e consumare abitualmente questo prezioso tè verde in polvere, dal gusto particolare e dalle straordinarie proprietà nutrizionali. 

In realtà, quello che oggi è noto come un tè verde giapponese tradizionale, non è nato in Giappone ma in Cina, dove nel X secolo veniva preparato in occasione della Cerimonia del Tè. In passato, anche la lavorazione del Tè matcha era differente: viene perfezionata nel periodo della dinastia Song, tritando le foglie fino ad ottenere una polvere finissima, da miscelare all’acqua calda con l’apposito frustino in bambù. 

Secondo la tradizione, a diffondere l’uso del tè matcha in Giappone sono stati i monaci buddisti, introducendo nel proprio rituale la sua complessa preparazione, e ancora oggi è consuetudine per i monaci Zen precedere le ore di meditazione.     

Proprietà nutritive e benefici del tè matcha

Questa bevanda rappresenta un vero dono della natura e, come si dice oggi, un superfood. Le sue proprietà salutari e nutritive sono dovute in gran parte alla tecnica di coltivazione delle piante di tè, che alcune settimane prima del raccolto vengono riparate dal sole: è l’ombreggiatura che le arricchisce di L-teanina, un importante amminoacido. Un altro elemento fondamentale è la lavorazione delle foglie, sottoposte a un delicato trattamento a vapore e a una successiva molitura a pietra.

Tra le qualità salutari di questo tè giapponese, si trova una potente azione antiossidante che sembra agire anche su alcune forme tumorali, oltre ad avere effetti energizzanti, disintossicanti e rilassanti. Il tè matcha tradizionale è un’ottima fonte di vitamina C e sali minerali, soprattutto zinco, selenio e sodio, ed è ricco di clorofilla che, una volta introdotta nell’organismo, favorisce l’eliminazione di metalli pesanti e tossine e svolge un efficace effetto anti-age. 

Assumere il matcha prima di una competizione sportiva aiuta a migliorare le prestazioni e a mantenere lucidità e concentrazione: non a caso i monaci buddisti, come si è detto, ne fanno uso prima di una lunga meditazione. Sembrerebbe inoltre che il consumo regolare di tè matcha stabilizzi la glicemia, abbassi il colesterolo, incrementi il metabolismo e rafforzi il sistema immunitario. 

Per godere degli effetti salutari del tè matcha, è importante accertarsi della qualità e preferire un prodotto biologico, che indichi chiaramente provenienza, data del raccolto e metodo di lavorazione: diversamente dalle altre varietà, compresi i tè verdi, il tè matcha è una polvere molto sottile che, sciogliendosi in acqua, consente di gustare non un semplice infuso ma l’intera foglia, e di assimilarne tutte le sostanze nutrienti.

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Le controindicazioni del tè matcha

Sebbene abbia molto benefici, è importante non abusare di questo tè per evitare fastidiosi effetti collaterali. Innanzitutto, è bene considerare che si tratta di un tè verde piuttosto forte e con un elevato contenuto di caffeina: ciò significa che svolge un notevole effetto stimolante. Per tale ragione, è sconsigliato in presenza di alcune patologie e nei soggetti sottoposti a terapie farmacologiche: in questi casi, si raccomanda di chiedere consiglio al medico di fiducia. 

Sempre per azione della caffeina, nei soggetti predisposti potrebbe favorire l’insorgere di problemi gastrointestinali, ansia e insonnia, inoltre, in gravidanza deve essere consumato con moderazione poiché tende ad abbassare l’acido folico. 

Tradizione giapponese del tè matcha: la cerimonia del tè

La tradizione e la cultura del tè giapponese sono note in tutto il mondo: la celebre cerimonia del tè è un rituale antichissimo, che prevede codici precisi e molto distanti da quanto si è abituati a vedere in Occidente. Il rituale avviene in una stanza di piccole dimensioni, predisposta a questa funzione, con luce appena soffusa e quasi priva di arredamento. Il rito è complesso e, nella sua versione originale, può durare diverse ore.

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In sintesi, si compone di quattro fasi: 

  • Un leggero spuntino consumato prima di gustare il tè;
  • Il momento in cui, uno alla volta, i partecipanti ammirano la tazza di tè offerta dal maestro e ne gustano qualche sorso della bevanda per poi passarla al vicino;
  • Il momento in cui ogni singolo partecipante beve tutta la tazza di tè, l’asciuga con un tovagliolo e la restituisce al maestro, che a sua volta la lava e l’asciuga;
  • Il momento finale, in cui ogni partecipante ritorna al proprio posto, si inchina ed esce dalla stanza. 

È evidente la complessità del rito, il cui fine è quello di mettere in relazione la vita terrena e la spiritualità: questa cerimonia, oltre ad esaltare il gusto e l’aroma del tè matcha, ne evidenzia la connessione con la concentrazione mentale. 

Al di là della cerimonia del tè, secondo la tradizione, il tè matcha deve essere preparato con una procedura precisa e diversa dalla normale infusione, che rende disponibili le sue sostanze nutritive: antiossidanti, vitamine, sali minerali, L-Teanina e così via. 

Come preparare il tè matcha secondo la tradizione

Per preparare un tè matcha a regola d’arte è necessario disporre dell’apposita tazza, del tipico frustino in bambù e di un cucchiaio tradizionale: dapprima si scalda l’acqua, se ne versano due dita nella tazza, si aggiunge una quantità di tè pari alla punta del cucchiaio e si amalgama con il frustino fino ad ottenere una pasta morbida. 

A questo punto si può riempire d’acqua la tazza, mescolando velocemente fino ad ottenere una leggera spuma sulla superficie: l’intento è quello di sciogliere completamente la polvere di tè matcha, senza lasciare residui. 

Il sapore di questo tè è intenso, con un vago sentore di alghe e minerali: l’intensità dipende comunque dalla varietà di tè e dalla preparazione, che consente di ottenere una bevanda più o meno forte. Il momento ideale per gustare una tazza di tè matcha è il tardo pomeriggio o la sera, secondo la consuetudine giapponese. 

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Come impiegare il tè matcha in cucina

Le caratteristiche e l’aroma del tè matcha lo rendono perfetto anche in diverse preparazioni di cucina, sia dolci che salate. Un’ottima idea è quella di utilizzare il tè matcha come alternativa al caffè: aggiunto al latte normale o di soia, ottenendo una bevanda aromatica e dal gusto delicato, nella preparazione del tiramisù, nell’impasto di torte e biscotti, nei gelati e nelle creme. È comunque ottimo anche da aggiungere agli ingredienti di zuppe, passati, vellutate e salse, a cui infonde un’insolita e molto piacevole nota aromatica. 

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