Antica Drogheria - Storia del cioccolato
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Cioccolato: ecco la “dolcissima” storia della sua origine e diffusione

La storia del cioccolato è una storia antichissima, che affonda le radici in un passato ormai lontanissimo.

Sebbene la maggior parte delle versioni faccia risalire l’uso alimentare della pianta del cacao ai Maya e agli Aztechi, in particolare nella penisola messicana dello Yucatan, oggi recenti scoperte archeologiche hanno dimostrato che l’albero del cacao non solo era già conosciuto oltre 5000 anni fa, ma era utilizzato per una bevanda amara ed energetica.

Oggi è diffuso in tutto il mondo ed è certamente uno degli alimenti più apprezzati in cucina, non solo per le preparazioni dolci.

Le origini: come nasce il cioccolato

Il cioccolato si produce attraverso la lavorazione del cacao. Nell’antichità veniva utilizzato in modo diverso rispetto a ciò che facciamo noi.

Il suo uso come cibo è piuttosto recente, in quanto i suoi primi utilizzatori usavano il cacao per una bevanda amara, molto lontana dalla nostra cioccolata calda. Finché il cacao non giunse in Europa, dunque, non si iniziò a consumarlo come cibo.

La pianta del cacao, attraverso il quale si produce il cioccolato, è la Theobroma cacao, che fa parte della famiglia delle Sterculiacee. Il nome scientifico di questa pianta, attribuitole nel 1735 dal botanico Carlo Linneo, è tratto dalle parole greche theos e broma, e significa “cibo degli dei”, a testimonianza di ciò che già i suoi utilizzatori originari pensavano di questo prodotto della natura.

Probabilmente l’origine della Theobroma cacao risale addirittura a milioni di anni fa nell’area dell’America meridionale a est delle Ande.

Secondo le leggende locali, la storia del cioccolato avrebbe un’origine divina. I semi di cacao sarebbero stati, infatti, donati agli Aztechi dal dio Quetzalcoatl: proprio per questo motivo la bevanda prodotta dal cacao avrebbe assunto presso queste popolazioni un significato simbolico, tanto da essere utilizzata nei riti religiosi ma anche per usi terapeutici e con un grande valore economico.

L’arrivo e la diffusione del cioccolato in Europa avvennero lentamente: forse Cristoforo Colombo ne venne a contatto durante uno dei suoi ultimi viaggi, ma probabilmente non apprezzò questi semi che, con grande stupore dei conquistatori, erano addirittura usati come merce di scambio. Fu invece Hernan Cortés, che venne pacificamente accolto dall’imperatore Montezuma e che ebbe occasione di provarlo nelle cerimonie ufficiali, a portarlo in Europa e a descriverne le virtù in un rapporto a Carlo V.

Antica Drogheria - Storia del cioccolato

La storia del cioccolato: dalle Americhe all'Europa

La storia del cioccolato, da questo momento in poi, prosegue nel nostro continente. Dopo la Spagna, che per molti secoli mantenne il monopolio del commercio del cacao, l’Italia e la Francia furono i primi Paesi europei nei quali si diffuse l’uso del cioccolato.

A partire dal Seicento, si moltiplicarono le occasioni in cui venisse servita una bevanda preparata con il cacao. In particolare, nel 1615 durante le nozze di Anna di Spagna e Luigi XIII di Francia venne servita questa bevanda, creando una importantissima occasione di diffusione della bevanda.

Solo nell’Ottocento, però, le tecniche di produzione si affinarono, portando il cioccolato via via sempre più simile a quello che intendiamo noi oggi. La rivoluzione industriale e i miglioramenti in ambito tecnico scientifico permisero di capire come lavorare il cacao e trasformarlo in vero cioccolato.

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Antica Drogheria - Degustazione del cioccolato con i 5 sensi Fave di cacao in mortaio

Chi ha inventato il cioccolato

Fino a quest’epoca il cacao veniva conservato in una pasta spessa, che veniva grattugiata nel momento di essere consumata. Ciò rendeva più difficile la lavorazione, sia per il consumo come cibo sia come bevanda.

A partire dall’Ottocento, i progressi in campo tecnologico e l’intuizione di alcuni nomi eccelsi nel campo del cioccolato favorirono una produzione che man mano portò a quella che noi tutti oggi conosciamo.

  • Nel 1828, il chimico olandese C.J. Van Houten iniziò a lavorare alla trasformazione del cacao. Per la prima volta, venne creato un macchinario in grado di separare le parti del cacao: in particolare, il burro di cacao dalla pasta. In questo modo divenne possibile ridurre il cacao in polvere. Grazie a questa scoperta, Van Houten divenne uno dei maggiori produttori a livello mondiale di cacao in polvere. Van Houten aveva come obiettivo quello di creare una bevanda migliore, obiettivo che riuscì a raggiungere proprio grazie alla sua pressa idraulica. Tuttavia, la possibilità di estrarre il burro di cacao diede il via all’invenzione che alcuni anni dopo avrebbero portato a compimento i fratelli Fry, farmacisti di Bristol.

  • Nel 1847, grazie alla pressa idraulica, si consolidò un altro importantissimo passo nella storia del cioccolato: venne, infatti, inventata la prima barretta di cioccolato. Grazie al burro di cacao, rimescolato con la pasta di cacao, Joseph Fry iniziò a vendere il “chocolat delicieux a manger”, la prima testimonianza di cioccolato solido.

  • Nel 1875 vide la luce il cioccolato al latte: l’invenzione fu di un artigiano svizzero che tentava di ridurre il quantitativo di cacao nel cioccolato, a causa del costo elevato della materia prima. Tutti i suoi tentativi di aggiungere acqua o latte furono vani, finché provò ad aggiungere il latte condensato, che in quegli anni era stato lanciato dalla Nestlé. Da lì, si capì la necessità di eliminare le parti acquose del latte per poterlo mescolare con il cioccolato ed ebbe inizio la storia del cioccolato al latte.

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