La radice di liquirizia si ricava da una pianta erbacea perenne che può raggiungere un’altezza di circa 1-2 metri. È caratterizzata da foglie composte pinnate di colore verde brillante e fiori piccoli, viola o bluastro, che crescono in grappoli. La parte più preziosa è rappresentata dalle radici, lunghe e ramificate, che contengono il principio attivo principale, la glicirrizina, responsabile del caratteristico sapore dolce e della maggior parte delle proprietà benefiche della pianta. La liquirizia cresce in terreni sabbiosi e argillosi, preferendo climi temperati.
Originaria delle regioni del Mediterraneo, dell’Asia occidentale e del Medio Oriente, oggi è coltivata in molte parti del mondo, tra cui l’Italia meridionale, l’Iran e la Cina.
In cucina, la liquirizia è apprezzata per il suo sapore dolce e leggermente amarognolo, che aggiunge profondità e carattere a una varietà di preparazioni. È ampiamente utilizzata nella produzione di caramelle, gelati e dolciumi, dove la sua nota unica è spesso protagonista. Inoltre, è un ingrediente base in liquori tradizionali come il famoso liquore alla liquirizia italiano. Le radici essiccate sono utilizzate per preparare tisane e infusi dalle proprietà rilassanti e digestive, mentre la polvere di liquirizia è impiegata in ricette gourmet, come marinature e dessert dal gusto innovativo.
La liquirizia è ampiamente utilizzata nei prodotti per la cura della pelle grazie alle sue proprietà lenitive e illuminanti. Gli estratti di liquirizia sono efficaci nel ridurre le macchie cutanee e lenire le irritazioni. Trova applicazione anche in dentifrici e collutori, dove agisce come rinfrescante naturale e per il suo effetto antibatterico.
- Radice essiccata: Masticata o utilizzata per preparare tisane.
- Polvere: Impiegata in cucina o mescolata a creme per trattamenti cosmetici.
- Estratto liquido: Usato in preparazioni alimentari e medicinali.
- Caramelle o pastiglie: Per un sollievo immediato in caso di gola irritata.
Un consumo eccessivo di liquirizia può causare ipertensione, ritenzione idrica e squilibri elettrolitici, soprattutto se assunto in grandi quantità o per periodi prolungati. È consigliabile che le persone con pressione alta, malattie renali o in gravidanza ne limitino l’uso. La liquirizia deglicirrizinata (DGL) è una variante più sicura per chi desidera evitare gli effetti collaterali della glicirrizina.