La cannella si ricava dalla corteccia interna di un albero sempreverde che può raggiungere un’altezza di 10-15 metri. L’albero è caratterizzato da foglie ovali, coriacee e di colore verde scuro, e da piccoli fiori gialli riuniti in pannocchie. La corteccia, una volta staccata, viene essiccata e arrotolata in bastoncini, le caratteristiche stecche di cannella. La spezia si distingue per il suo aroma dolce e leggermente piccante, utilizzata sia in cucina che nella medicina tradizionale. Esistono due principali varietà: la cannella di Ceylon, più delicata e ricercata, oltre che più costosa, e la cassia, dal sapore più intenso. È ampiamente usata sia in ambito culinario che terapeutico, grazie alla ricchezza di oli essenziali che ne conferiscono l’aroma inconfondibile.
Originaria dello Sri Lanka e dell’India Meridionale, la cannella viene oggi coltivata in molte regioni tropicali. Predilige terreni ben drenati e climi caldi e umidi.
L’olio essenziale di cannella viene utilizzato in prodotti per la cura della pelle per le sue proprietà antisettiche e tonificanti. Trova impiego anche in aromaterapia per favorire il rilassamento e migliorare l’umore.
Si utilizza sotto forma di infuso, olio essenziale o in polvere.
- Infuso: 1-2 stecche di cannella in acqua calda, da bere una o due volte al giorno.
- Olio essenziale: Diluito e applicato localmente per dolori muscolari o utilizzato in diffusori per l’aromaterapia.
- Polvere: Utilizzata come condimento per piatti dolci e salati. Tra i dolci, quelli che meglio si sposano con la cannella sono quelli alle mele o alle pere e al cioccolato.
Un consumo eccessivo di cannella, in particolare della varietà cassia, può causare effetti collaterali a causa dell’alto contenuto di cumarina. L’olio essenziale è molto concentrato e deve essere usato con cautela, evitando il contatto diretto con la pelle per prevenire irritazioni. È sconsigliato l’uso in gravidanza senza consulto medico