L’alloro è una pianta sempreverde che può crescere sia come arbusto che come albero, raggiungendo un’altezza di 10-12 metri. Le sue foglie coriacee, di colore verde scuro, hanno una forma oblunga con un margine leggermente ondulato. I fiori, riuniti in ombrelle, si sviluppano all’ascella delle foglie e si distinguono tra maschili e femminili. Le bacche sono piccole drupe nere e lucide, utilizzate principalmente per la produzione di oli. Nell’antichità, l’alloro era considerato sacro e associato al dio Apollo, simbolo di vittoria e saggezza. Il termine “laureato” deriva dall’usanza medievale di incoronare gli studenti con ghirlande di alloro.
Originario della regione mediterranea, l’alloro cresce in climi caldi e umidi, preferendo terreni profondi e ricchi di nutrienti. Resiste bene al freddo, ma non tollera gelate prolungate. Si trova principalmente in Europa Meridionale e Medio Oriente.
Per quanto riguarda il suo utilizzo:
- Infuso: 10-20 g di foglie in 1 litro d’acqua, da bere 2-3 volte al giorno, preferibilmente dopo i pasti.
- Decotto: Usato per pediluvi o impacchi cosmetici.
- Olio essenziale: Applicato localmente per alleviare dolori muscolari o reumatici.
Per quanto riguarda, invece, le controindicazioni, l’alloro è generalmente sicuro per il consumo alimentare. Tuttavia, le persone allergiche alle Asteraceae possono manifestare reazioni crociate. Inoltre, un uso eccessivo dell’olio essenziale può causare irritazioni cutanee.