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Le proprietà benefiche del cioccolato fondente

Pasqua sta per arrivare e il cioccolato torna al centro dell’attenzione. Sebbene sia un alimento che piace sempre e che trova ampio spazio nella cucina, certamente il periodo pasquale è uno di quelli in cui il consumo di cioccolato è maggiore.

Sono molte le persone che ne vanno pazze, anche se qualcuno si preoccupa per la salute e per il rischio di vedere la bilancia salire improvvisamente.

In realtà, il cioccolato è un alimento piuttosto calorico: per chi si chiedesse quante calorie ha il cioccolato fondente, va detto che sono circa 520-540 ogni cento grammi di cioccolato, a seconda della percentuale di cacao.

È, pertanto, consigliabile non abusarne. Tuttavia, è altrettanto vero che il cioccolato fondente ha numerose proprietà benefiche che lo rendono un alimento sano, a condizione di non avere specifiche controindicazioni e di non eccedere nel consumo.

Cioccolato fondente: quali sono i nutrienti che contiene

Il cioccolato fondente è un alimento ricchissimo di nutrienti: ottenuto grazie alla lavorazione del cacao, sfrutta gli alti livelli di minerali e antiossidanti contenuti in questa spezia prelibata. Sebbene anche il cioccolato fondente sia ricco di grassi, contiene percentuali notevolmente inferiori di zucchero rispetto al cioccolato al latte, mentre la sua percentuale di cacao è notevolmente superiore.

Le percentuali minime di cacao in ogni tipo di cioccolato sono stabilite per legge e sono individuabili grazie all’etichetta. Il cioccolato al latte, infatti, perché possa essere definito tale deve contenere almeno il 25% di pasta di cacao secca. Quando contiene almeno il 30% di cacao può essere definito “cioccolato al latte di qualità”. Per il cioccolato fondente è necessario un quantitativo di almeno il 35% di pasta di cacao secca, mentre con il 40% può ottenere l’appellativo di “cioccolato fondente di qualità”.

Il cacao è l’ingrediente fondamentale non solo per la qualità del prodotto ma anche per le proprietà nutritive che contiene. Ricavato dalla pianta di cacao, ha un alto livello di minerali e antiossidanti, come flavonoli e polifenoli. Gli antiossidanti hanno una funzione molto importante per contrastare l’invecchiamento delle cellule, in quanto neutralizzano i radicali liberi e prevengono lo stress ossidativo.

Con il tempo, gli effetti dello stress ossidativo possono anche dare luogo allo sviluppo di diverse malattie, come patologie cardiache, diabete, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer, etc.

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Gli effetti benefici del cioccolato fondente su alcune patologie

Studi recenti hanno osservato che il consumo moderato e regolare di cioccolato fondente potrebbe avere degli effetti benefici nel contrasto di alcune patologie. In particolare, di quelle che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio.

Il cioccolato fondente per il controllo della pressione sanguigna

Nel cioccolato fondente sono presenti interessanti quantità di flavonoli, ovvero degli antiossidanti che hanno la funzione di stimolare la produzione di ossido nitrico nel corpo. L’ossido nitrico fa dilatare i vasi sanguigni, migliorando la circolazione sanguigna e abbassando la pressione sanguigna.

Uno studio[1] ha analizzato gli effetti del consumo di cioccolato su un campione di 60 persone affette da diabete di tipo 2 e da ipertensione pressione alta. Dopo un periodo di otto settimane nelle quali i pazienti consumavano 25 grammi al giorno di cioccolato fondente, si è notato che i soggetti riportavano un miglioramento del livello della glicemia e della pressione arteriosa.  

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Cioccolato fondente e colesterolo

Spesso si pensa che il cioccolato fondente possa essere dannoso per il colesterolo. In realtà, sebbene abbia un discreto quantitativo di grassi, ci sarebbero prove che dimostrano come il cioccolato contiene anche alcuni composti, come polifenoli e teobromina, che possono contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo a bassa densità (LDL), il cosiddetto “colesterolo cattivo”, e, viceversa, aumentare i livelli di colesterolo ad alta densità (HDL), il cosiddetto “colesterolo buono”.

In particolare, i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association[2] dimostrerebbero che consumo di cioccolato fondente in combinazione con mandorle migliora i profili lipidici, a condizione di seguire una dieta controllata e senza esagerare nelle quantità.

Gli effetti antinfiammatori del cioccolato

Il cioccolato fondente contiene composti con proprietà antinfiammatorie che possono aiutare a ridurre l’infiammazione nel corpo.

Se, da una parte, la risposta infiammatoria è un meccanismo difensivo del nostro organismo, è altrettanto vero che quando diventa cronica può provocare danni alle cellule e ai tessuti e provocare patologie croniche, come quelle reumatiche o metaboliche.

Diversi studi[3] suggerirebbero che la dieta a base di cacao e cioccolato fondente può essere benefica nelle persone anziane per il miglioramento della connettività neuro-cardiovascolare e incoraggerebbe l’attività antinfiammatoria, in particolare in pazienti affetti da diabete mellito.

Del resto, l’ampio utilizzo del cacao nelle culture tradizionali confermerebbe le capacità di questa spezia non solo di ammaliare con il suo sapore prelibato ma anche di migliorare la salute.

L’importante è scegliere prodotti di qualità, leggendo sempre le etichette per controllare la percentuale di cacao, e non esagerare con le quantità: buono sì, ma a piccole dosi.

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Quanto cioccolato fondente al giorno?

Gli amanti del cioccolato fondente lo vogliono sapere: quanto cioccolato si può mangiare ogni giorno?

Poiché si tratta, comunque, di un alimento calorico, non bisogna esagerare. Secondo gli esperti, al massimo si dovrebbero mangiare 25-30 grammi di cioccolato fondente, meglio comunque non tutti i giorni. In ogni caso, è opportuno fare riferimento al proprio medico che saprà consigliare le dosi in base alle condizioni di salute specifiche di ogni soggetto.

[1] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4460349/
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5778992/

[3] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5465250/ – https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6202779/

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