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Lo zafferano è una pianta molto pregiata non solo per il suo uso in cucina, ma anche per quello cosmetico e nella medicina tradizionale. Anche nella medicina ayurvedica ha un ruolo importante.
L’Ayurveda, infatti, utilizza piante, spezie e erbe per formulare oli e integratori volti a risolvere lo squilibrio del singolo individuo.
Possiamo trovare diversi tipi di piante che meglio si approcciano ad una particolare prevalente costituzione doshica oppure, come avviene per lo zafferano, a tutte e tre le costituzioni, definendosi così, una pianta tridoshica.
Nella medicina ayurvedica i dosha rappresentano l’energia vitale. In ognuno dei dosha prevale un certo tipo di energia che necessita di essere riequilibrato. Inoltre, ogni persona ha un dosha dominante, che viene determinato dalle caratteristiche personali.
Secondo l’Ayurveda, tutto è composto da cinque elementi, aakash (etere), jala (acqua), prithvi (terra), teja (fuoco), vayu (aria), che si ritrovano nel corpo e nella mente di ogni essere umano e si combinano dando origine alla costituzione energetica, che corrisponde, appunto, al dosha.
Anche le sostanze presenti in natura sono composte da questi 5 elementi e contengono la caratteristica di ognuno.
Pertanto, possiamo imparare a conoscere ogni pianta e ogni spezia affinché ci aiuti a riequilibrare il nostro dosha e aiutarci, per esempio, a migliorare la nostra digestione, la nostra pelle, la nostra condizione e i nostri squilibri.
Lo zafferano è una pianta raffinata e pregiata, molto utilizzata in cucina. Ha un colore giallo intenso, motivo per cui è definito anche l’Oro Giallo: in arabo si chiama Zafran, che significa “giallo”.
Uno dei primi usi dello zafferano risale all’Antico Egitto, dove fu utilizzato da Cleopatra (70 a.C).
E se Cleopatra lo utilizzava per la bellezza, nel Medioevo venne largamente utilizzato come medicinale, generando così un ampliamento delle importazioni dall’estero di questa pregiata spezia.
Anche l’Italia, durante il Rinascimento, con la sua Venezia divenne il centro di commercio e di scambio tra Oriente e Occidente.
Pianta pregiata che aveva già un estimabile valore nell’antichità, lo zafferano, oltre che in cucina, viene utilizzato e apprezzato per diversi benefici, quali:
In Ayurveda lo troviamo protagonista nell’olio medicato Kumkumadi Taila, molto concentrato e pregiato, che viene utilizzato esclusivamente per il viso e i suoi trattamenti, come ad esempio il Mukhabyanga, un massaggio ayurvedico piuttosto conosciuto.
Inoltre, viene utilizzato nei Pindasweda: si tratta di sacchettini di stoffa, in fibra naturale, riempiti di erbe e spezie specifiche, che si possono utilizzare per dei trattamenti sul viso.
Con il Mukhabhyanga in sinergia con il Kumkumadi Taila si potrà lavorare su un effetto ringiovanente, aiutando a mantenere la naturale morbidezza dei tratti, rilassare i muscoli. Inoltre, sono utili per lavora sulla mente con un effetto calmante.
È un olio tridoshico, per cui formulato per tutti i tipi di costituzioni, in grado di sostenere la pelle in diverse situazioni e in fasce di età differenti, mirando al riequilibrio più profondo.
Lo zafferano, se utilizzato quotidianamente, aiuta a mantenere la luminosità, il colorito, la forma e la compattezza dei tessuti.
Ha azioni antiossidante, antibatteriche, purificanti e tonificanti permettendo così che la pelle rimanga sana e migliorandone l’incarnato.
Inoltre, in sinergia con gli altri ingredienti presenti aiuta a correggere problemi quali macchie, occhiaie, acne, etc.
Ma non solo: il Kumkum, infatti, in Āyurveda viene considerato una droga pur essendo essenziale, vitale e naturale.
Lo zafferano, come dicevamo, non viene solo utilizzato a livello estetico.
Ha effetti:
Oltre a tutte queste caratteristiche, nella cucina indiana come in quella occidentale, con il suo profumo gradevole e delicato e il suo giallo acceso, da colore e un sapore particolare alle pietanze, spaziando dal poterlo utilizzare nella carne, nel preparare ad esempio il Biryani di pollo oppure nell’insaporire le verdure o addirittura i dolci.
L’uso dello zafferano nei dolci non è così strano come si potrebbe pensare. Il Kulfi, per esempio, è un gelato con varie spezie, tra cui proprio lo zafferano, che gli dona un sapore particolare e un colore ambrato.
Ecco come prepararlo.
Ingredienti:
Bollire il latte e condensarlo per 45 minuti, girandolo spesso e fino a quando si sarà ridotto del suo volume.
Unire zucchero e pistacchio e cuocere ancora per 10 minuti.
Aromatizzare il tutto con acqua di rose, cardamomo e zafferano.
Versare il composto nelle forme e metterlo in freezer.
Ogni 20 minuti circa girare il kulfi per sciogliere i cristalli di ghiaccio, finché risulti denso e liscio.
Deve essere tolto dal freezer un paio di ore prima di servirlo .
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