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Il Kombucha è una bevanda dissetante dalla reputazione d’oro perché considerata un vero e proprio elisir di salute. Questo tè fermentato è lievemente frizzante ed ha un gusto gradevole, per questo motivo è un trend in continua crescita.
Ciò che lo rende così popolare sono i suoi molteplici benefici per la salute, lo sostengono in molti, fin dalle popolazioni più antiche.
Questa bevanda dalla tradizione millenaria viene ottenuta tramite una comunità simbiotica di lieviti e venti specie di batteri. In essa sono presenti dei “batteri buoni” che sono in grado di rafforzare il sistema immunitario.
È considerato parente di altre bevande fermentate tipo la birra e il vino e anche di alcuni alimenti come Kefir, yogurt, Kvas e tempeh. Ormai diffusissimo negli Stati Uniti, negli ultimi decenni si sta facendo spazio anche in tutta Europa, Italia compresa.
Il kombucha è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato. Ha un sapore lievemente acidulo e gradevole ed è leggermente frizzante, ha un lieve gusto fruttato e un po’ pungente che ricorda addirittura il prosecco. Il sapore cambia in base alla tipologia di fermentazione e in base alla tipologia del tè. Le qualità di tè usate possono essere di tè verde o tè nero, in alcuni casi vengono usate anche entrambe.
Questo tè, sotto molti aspetti, è simile alla birra e al vino perché contiene zuccheri, anidride carbonica e alcol anche se in una percentuale bassissima che varia dallo 0.5 % all’ 1,2%. Con una percentuale così bassa è stata etichettata come bevanda analcolica. Soltanto quando viene prodotta in casa, in alcuni casi, può raggiungere fino al 3% di alcol.
È stato inventato in Cina intorno al 220 A.C. e veniva denominato il tè dell’immortalità. Si narra che l’imperatore giapponese Ingyō portava la bevanda pure in battaglia come sorta di pozione magica rinforzante, consigliato da un medico coreano di nome Kombo. Si sostiene infatti che da qui nacque il suo nome, dall’unione del termine cha che significa tè in unione al nome del medico Kombo.
È una risorsa naturale di energia, ricca di probiotici, Vitamine B1, B6, B12 e C, aminoacidi, enzimi digestivi e antiossidanti. Tra i vantaggi di questo elisir di lunga vita, ci sono delle migliori funzionalità epatiche, l’accelerazione del metabolismo, l’innalzamento delle difese immunitarie, e molto altro ancora.
Il processo di lavorazione può variare, tuttavia, la preparazione consiste in un doppio processo di fermentazione. Vengono utilizzati 4 ingredienti:
Questo particolare tè è ottenuto dall’unione di semplice tè nero o tè verde insieme a dello zucchero e ad una sostanza chiamata Scoby (Symbiotic Colony Of Bacteria And Yeast), una coltura di batteri e lieviti. Durante la fermentazione, i batteri e il lievito formano una pellicola simile a un fungo, per questo motivo, molto sovente lo Scoby viene impropriamente chiamato fungo del tè.
Successivamente, il composto viene coperto e lasciato fermentare per alcune settimane a temperatura ambiente e in seguito viene imbottigliato. La fermentazione conferisce al tè Kombucha le sue particolari caratteristiche perché aggiunge, oltre ai batteri probiotici, acido acetico ed altri composti, alcol e anidride carbonica. Viene lasciato per almeno due settimane a carbonizzare in modo tale da rendere il tè di gusto dolciastro e lievemente aspro. Difatti, i batteri e i lieviti sono in grado di convertire lo zucchero in etanolo e acido acetico e quest’ultimo ne conferisce il suo caratteristico sapore.
Nella fase finale la miscela viene imbottigliata con un contenitore ermetico e viene aggiunto dello zucchero extra: più a lungo rimarrà a riposo e più la bibita diventerà frizzante. In quest’ultima fase si possono aggiungere anche aromi, spezie e frutta.
Sebbene le produzioni industriali non causino particolari problemi, alcuni tipi di tè kombucha fatti in casa non vengono pastorizzati e possono ospitare batteri potenzialmente dannosi.
Invece, le versioni commerciali non presentano alcun pericolo per la salute dato che sono prodotti nel modo più consono e non sono sottoposti a nessun tipo di contaminazione. Molti produttori, infatti scelgono di pastorizzare il loro Kombucha.
Solo durante il periodo della gravidanza e dell’allattamento è sconsigliabile assumere la bevanda. Anche se gli effetti di quantità minime di alcol durante la gravidanza sono ancora indeterminati, è meglio non correre rischi.
Per produrre in modo autentico il tè Kombucha ci vuole almeno un mese di tempo e per questo motivo, la lavorazione molto lenta fa alzare il prezzo sul mercato di questo prodotto rispetto alle altre qualità di tè.
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