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Se è vero che il tè è la seconda bevanda più bevuta nel mondo dopo l’acqua[1], il tè verde, detto anche green tea, è forse la bevanda più salutare.
Ricca di sostanze nutritive, per secoli è stata utilizzata soprattutto nelle culture orientali per i suoi benefici e anche oggi viene consigliata grazie ai risultati degli studi scientifici. Infatti, parrebbe che il consumo di tè verde possa migliorare la salute cardiovascolare, contrastare l’invecchiamento della pelle e ridurre il peso corporeo.
Insomma, una serie di benefici particolarmente interessanti per il benessere generale dell’individuo. Vediamo, allora, che cos’è il green tea e quali benefici ha per la salute.
Così come gli altri tipi di te, anche il tè verde viene prodotto dalle foglie della Camellia Sinensis, ovvero la pianta del tè.
Quello che dà luogo a diverse varietà di tè non è la pianta, ma il processo di lavorazione. Per produrre il tè verde, per esempio, vengono utilizzate le foglie non ossidate, seguendo un metodo di lavorazione poco elaborato.
La lavorazione, infatti, punta a ridurre al minimo il processo ossidativo: una volta raccolte, le foglie vengono sottoposte a un processo detto stabilizzazione, con calore a secco o con calore umido, che blocca l’attività degli enzimi che provocano l’ossidazione, mantenendo il classico colore verde acceso. Proprio per questo motivo viene chiamato tè verde o green tea.
Il fatto che non subisca l’ossidazione fa sì che le proprietà nutritive della foglia rimangano intatte, rendendola una bevanda altamente salutare.
Il tè verde è una bevanda ricca di sostanze nutritive come vitamine e minerali. In particolare, in una tazza di tè verde si possono trovare interessanti quantità di magnesio e sodio (1 mg per 100 ml di tè verde), potassio (8 mg), ferro (0,02 mg), zinco (0,01 mg), vitamina C (0,3 mg), vitamina B1 (0,007 mg), vitamina B2 (0,06 mg), vitamina B3 (0,03) e vitamina B5 (0,005 mg).
Inoltre, il tè verde contiene antiossidanti come i polifenoli, ovvero sostanze in grado di prevenire e contrastare i danni provocati alle cellule dai radicali liberi, molecole che vengono prodotte dall’organismo in reazione a stimoli esterni.
Nei paesi in cui il consumo di tè verde è elevato, sembrerebbe che l’incidenza del cancro tenda ad essere più bassa. Tuttavia, gli studi sull’uomo non hanno mostrato prove coerenti per dimostrare che bere tè verde riduce il rischio complessivo di cancro. L’analisi di una serie di studi epidemiologici[2] sugli esseri umani ha dato risultati contrastanti, pertanto, sarà necessario approfondire con studi mirati.
Tuttavia, studi in vitro, in vivo e sull’uomo dimostrerebbero effetti positivi dei polifenoli del tè verde nella protezione delle radiazioni UVB[3]. Inoltre, studi sugli animali[4] testimonierebbero un impatto positivi su tumori come quello al seno, alla vescica, alla prostata, al polmone, al fegato, alla pelle, etc.
Il tè verde sembrerebbe essere in grado di migliorare le funzioni cerebrali a breve termine e di proteggere il cervello dall’avanzare dell’età.
Il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson sono due malattie neurodegenerative piuttosto comuni che provocano l’uno demenza negli anziani e l’altro la morte dei neuroni in grado di produrre la dopamina.
Diversi studi dimostrerebbero che i composti della catechina nel tè verde possono avere vari effetti protettivi sui neuroni in provetta, riducendo possibilmente il rischio di demenza.
Da una revisione che ha analizzato vari studi[5], è emerso come le catechine presenti nel tè verde e nella caffeina potrebbero accelerare il metabolismo energetico, provocando una perdita di peso.
Un ulteriore studio sui diversi meccanismi di perdita di peso indotti dai polifenoli del tè porterebbe a pensare che le catechine e la caffeina insieme abbiano un maggior effetto sulla perdita di peso rispetto all’uso della sola caffeina.
Tuttavia, sembra difficile che la sola assunzione di tè verde possa provocare una perdita di peso significativa.
Anche l’incidenza del diabete di tipo 2 sarebbe inferiore nelle persone che consumato abitualmente il tè verde.
Una revisione di 17 studi di controllo randomizzati ha trovato una correlazione tra il consumo di tè verde e la diminuzione dei livelli di glucosio e di insulina a digiuno.
Altri studi dimostrerebbero che l’utilizzo dei polifenoli presenti nel tè verde, inserito in una dieta di tipo mediterraneo, migliorerebbero le condizioni di salute di coloro che lo assumono, riducendo il rischio di diabete di tipo 2.
I disturbi cardiovascolari e cardiaci rappresentano una delle principali cause di morte in tutto il mondo. Secondo alcuni studi, il green tea sarebbe in grado di ridurre il rischio cardiovascolare, in particolare grazie alla sua capacità di ridurre il colesterolo LDL, detto colesterolo cattivo.
Il tè verde, infatti, migliorerebbe la capacità antiossidanti delle cellule del sangue, riducendo così il rischio di formazione di colesterolo cattivo. Inoltre, che i polifenoli nel tè verde possono abbassare la pressione sanguigna, ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione epiteliale, che può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache nelle persone con eccesso di peso o obesità.
[1] https://www.iisd.org/publications/report/global-market-report-tea
[2] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7059963/
[3] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5774988/
[4] https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4997428/
[5] https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD008650.pub2/full
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