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Le erbe aromatiche sono molto conosciute fin dall’antichità, sebbene non sempre sia chiaro che cosa siano esattamente.
Se comunemente vengono considerate dei semplici aromi da aggiungere ai cibi o alle bevande per dare un sapore migliore, in realtà hanno molte proprietà benefiche, tanto che possono essere utilizzate anche con funzione terapeutica.
Inoltre, ci sono erbe aromatiche che hanno anche altri usi e funzioni come quello di contribuire alla conservazione degli alimenti oppure vengono utilizzate per tingere, per ridurre l’invasione dei parassiti o, semplicemente, con fini estetici e decorativi.
Vista l’ampia gamma di utilizzi e i numerosi principi attivi che contengono, non è possibile dare una definizione univoca di che cosa siano esattamente le erbe aromatiche.
La differenza principale tra erbe aromatiche e spezie, le quali a loro volta hanno altrettanti usi ed effetti benefici, consiste nella parte della pianta che viene utilizzata.
Delle erbe si usa prevalentemente la parte verde, ovvero le foglie, mentre, di solito, delle spezie si usano altre parti come la corteccia, i rizomi o radici, e i semi. Di alcune piante, tuttavia, è possibile usare diverse parti: è il caso, per esempio, di piante come quella del coriandolo, di cui sono altrettanto utili le foglie e i semi.
Di piante, invece, come quella dello zenzero vengono utilizzate in cucina e per la medicina naturale esclusivamente le radici e fanno quindi parte delle spezie. Di altre piante, invece, come il rosmarino, la salvia o la menta si usano esclusivamente le foglie e rientrano, dunque, nelle erbe aromatiche.
Fanno parte delle erbe aromatiche tanti tipi di piante diverse, appartenenti ad altrettante famiglie botaniche.
In genere per classificarle si fa riferimento alla loro durata: di conseguenza si distinguono tra piante annuali, piante biennali e piante perenni.
A seconda dell’area geografica da cui hanno origine, possono subire influenze climatiche nel momento in cui vengono importate in una zona diversa. Le piante perenni che necessitano di un clima caldo tutto l’anno, nel momento in cui vengono portate in zone in cui le temperature variano sensibilmente di stagione in stagione, hanno necessità di essere conservate all’interno o in serra nelle stagioni più fredde, altrimenti potrebbero non sopravvivere.
Viceversa, piante perenni che sono originarie di climi più freddi, portate in aree calde potrebbero avere diverse fioriture.
Di conseguenza, prima di piantarle nel proprio giardino, è necessario porsi il problema del clima, per evitare che venga compromessa la resistenza della pianta e piante perenni durino solo per una stagione. Andrà poi presa in considerazione anche l’insolazione: la maggior parte delle erbe aromatiche ha necessità di sole, ma in alcuni casi un’eccessiva insolazione potrebbe danneggiare le foglie e bruciarle.
Sebbene le erbe aromatiche siano piuttosto semplici da coltivare, è necessario fare attenzione anche alla quantità d’acqua e al tipo di terreno.
Di solito le piante perenni, come salvia, rosmarino, timo, sono piuttosto resistenti e, una volta adattatesi al clima, non richiedono particolari innaffiature. Le piante stagionali, come il basilico, invece, da questo punto di vista sono piuttosto delicate: se troppo bagnate, le foglie tendono a ingiallire e ad afflosciarsi, se troppo poco, tendono a scurirsi e a seccare.
Per quanto riguarda, invece, il terreno, in genere, sono facilmente adattabili e non richiedono un tipo di terra particolare, a condizione che sia sufficientemente ricca di materia organica. Per questo, se la terra ne è povera, è opportuno utilizzare compost o letame.
Nella nostra cultura le erbe aromatiche vengono utilizzate prevalentemente in cucina, dove sono apprezzate per creare sapori particolari.
Ma, fin dall’antichità, le piante aromatiche sono state usate anche con altre finalità:
Se si ha la possibilità di coltivare le piante aromatiche nel proprio giardino o nel proprio balcone, allora non vi sarà alcuna difficoltà ad averle sempre a disposizione. Tuttavia, non sempre ciò è possibile, tanto più che alcune piante aromatiche, come il basilico, sono stagionali.
Uno dei metodi di conservazione migliore per le erbe è quello dell’essiccatura. Dopo il processo di essiccatura, i principi attivi lentamente perdono di efficacia, di conseguenza è necessario conservarle per non più di sei-otto mesi.
Se è possibile, l’ideale è essiccarle da sé, piuttosto che comprarle già essiccate, in quanto si è certi che non siano state aggiunte sostanze conservanti e si conosce esattamente la data in cui sono state fatte seccare.
Per essiccare le erbe aromatiche in casa ci sono tre metodi:
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