Antica Drogheria - Cocktail tea
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Cocktail tea: i cocktail a base di tè e come prepararli

Quando di parla del tè delle cinque, il pensiero corre all’afternoon tea. Eppure, la nuova moda del tè prevede i cocktail tea: apertivi e cocktail a base di tè.

Del resto, l’ora è quella giusta e così l’ingrediente base. Quello che cambia è l’ambientazione e lo spirito: al posto del classico rito con tè, scones e tutte le cerimonie richieste dall’etichetta, il tea drink ideale per la stagione estiva. Da consumare in un louge bar o a bordo piscina, il cocktail tea è piacevole, rinfrescante e assolutamente trendy.

Il tè è adatto alle aromatizzazioni. Si pensi alle varietà di tè che trovano accordo con un’ampia gamma di gusti: dal limone alla pesca, dall’earl grey al tè alla menta. Grazie al fatto di essere particolarmente rinfrescante, il tè si presta bene a vari accostamenti, senza mai annoiare i suoi estimatori.

Tè e alcol: come si abbinano

Tra i vari tipi di cocktail, la distinzione principale è quella che riguarda i long drink e i soft drink.

Con soft drink si intendono delle bevande, ottenute da miscele di più ingredienti, senza l’aggiunta di bevande alcoliche. Si possono preparare i soft drink con sciroppi, infusi, succhi di frutta, centrifugati, tè, acqua, ghiaccio, ottenendo così dei cocktail analcolici.

I long drink, invece, sono dei cocktail alcolici che si ottengono miscelando vari tipi di ingredienti con spiriti. I long drink possono avere un grado alcolico più o meno elevato, a seconda della gradazione alcolica delle bevande alcoliche base e al grado di diluizione.  

L’abbinamento del tè con gli alcolici non è una novità. Già nel Settecento i marinai delle Compagnie delle Indie preparavano una bevanda calda alcolica con rum, spezie e tè nero: il punch al rum. La ricetta poi si diffuse anche nella madre patria e divenne molto famosa, anche in altre varianti in cui il tè veniva sostituito con erbe aromatiche di altro tipo. In questo caso, però, l’abbinamento avveniva con la bevanda calda.

Infatti, rum, grappa e cognac sono gli spiriti che trovano un ottimo accordo con il tè caldo.

Per quanto riguarda, invece, i long drink, i tè freddi si adatto meglio a vodka e gin, anche se alcuni bartender amano cocktail con tequila e grappa.

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Come preparare i cocktail tea

I cocktail tea sono un ottimo modo per organizzare un fresco aperitivo anche nelle giornate più calde e afose. Sempre, tuttavia, facendo attenzione alla gradazione alcolica.

Scegliere la varietà di tè più adatta

Non tutti i tipi di tè vanno ugualmente bene con i diversi spiriti per preparare cocktail tea. C’è chi consiglia di prediligere i tè bianchi e i tè verdi, ma, se la regola generale è senz’altro valida, bisogna tenere conto che alcuni distillati più forti potrebbero coprire il gusto del tè, se troppo delicato.

  • La vodka è lo spirito che si abbina più facilmente al tè e trova un ottimo accordo con qualsiasi tipo di tè.
  • Il gin ha un gusto più delicato e trova un ottimo accordo con i tè verdi e Oolong;
  • La grappa, che ha un gusto più forte, si sposa bene con tè più decisi, come il tè nero;
  • La tequila è un liquore non semplice da abbinare, per il suo gusto fruttato, pungente e leggermente affumicato. In genere si abbina bene agli Oolong.

Cocktail tea: I migliori metodi di infusione del tè

Se l’infusione classica del tè è una sola, quando si preparano i cocktail tea si possono utilizzare diversi metodi di infusione.

  • Infusione classica: si tratta dello stesso tipo di infusione che si fa per preparare il tè caldo, avendo però l’accortezza di mantenerlo più concentrato del normale e di farlo raffreddare prima di metterlo assieme all’alcol. Alcuni bartender scelgono di tenere la temperatura di infusione più bassa e per un tempo più lungo, di modo da far uscire completamente tutte le qualità organolettiche del tè.
  • Infusione in acqua fredda: per chi è astemio, questo tipo di infusione è l’ideale. Prevede che il tè venga messo in infusione a una temperatura di 2°-3° per alcune ore. Sebbene richieda più tempo, i vantaggi sono molti, in quanto permette di ottenere un gusto piacevolissimo e molto intenso, riducendo la quantità di caffeina, che viene rilasciata in maggiori quantità in acqua calda.
  • Infusione nel distillato: in questo caso le foglie di tè vengono messe direttamente nello spirito, nel quale possono essere lasciate anche diverse ore.
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Miscelare le intensità dei sapori

Per ottenere un ottimo cocktail è necessario saper dosare i sapori. Se un distillato è troppo forte potrebbe coprire il gusto di un tè molto delicato oppure non esaltarlo al meglio.

Oltre a scegliere la giusta varietà di tè per il cocktail tea, è fondamentale usare la giusta quantità di tè nelle infusioni, soprattutto se si usano tecniche nuove per la prima volta, come l’infusione a freddo o nel distillato.

I bartender consigliano di non lesinare sulle quantità di miscela: meglio, semmai, aggiungere una bustina di tè in più o lasciarlo in infusione un po’ più del tempo classico. Meglio anche tenere le temperature dell’acqua non troppo calda, per evitare che le foglie si brucino e perdano le loro caratteristiche organolettiche.

Long Island Iced tea: il cocktail che non è a base di tè

Quando ci si avvicina per la prima volta ai cocktail tea e non si è molto esperti, bisogna fare un po’ di attenzione a non sbagliarsi.

Il Long Island Iced Tea  è un long drink che, a dispetto del nome, non ha nulla a che vedere con il tè.

Si tratta di uno dei cocktail più alcolici in assoluto e viene fatto con vodka, tequila, rum bianco, gin, coca cola, limone. È molto piacevole e dissetante, ma, soprattutto nelle giornate molto calde, il suo grado alcolico può facilmente stendere chi non è molto avvezzo alle alte gradazioni.

Il fatto che nel nome si citi il tè è dovuto alla colorazione della cola, che ricorda quella del tè freddo, anche se il tè in questo cocktail proprio non c’è.

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