Antica Drogheria Cioccolato Vegano
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Il cioccolato fondente per la dieta vegana

Oggi sono sempre di più numerose le persone che seguono una dieta vegana. Molte di esse, amanti del cioccolato, si chiedono se sia possibile trovare questo alimento nella sua versione cruelty-free.

Il cioccolato vegano è una richiesta ormai molto diffusa, tanto che le aziende produttrici si stanno organizzando per soddisfare questa esigenza. 

Tuttavia, non sempre è facile orientarsi tra le varie offerte e spesso si può cadere in errore a causa di false credenze. Proprio per questo motivo è bene prima di tutto imparare a leggere le etichette, quindi avere alcune conoscenze di base.

Il cioccolato fondente è vegano?

Il cioccolato fondente è un alimento molto amato: buono da mangiare da solo in tavoletta, è un ingrediente per moltissimi dolci ma anche per piatti salati gourmet e per bevande come la cioccolata.

Inoltre, è concesso in molte diete in quanto, benché sia piuttosto calorico, assunto in quantità limitate non fa ingrassare perché contiene pochi grassi. Tuttavia, ciò non significa che sia un cioccolato vegano tout court, bisognerà infatti controllare l’etichetta per scoprire se siano presenti ingredienti di origine animale.

Antica Drogheria Cioccolato Vegano

Cioccolato vegano: i falsi miti sul cioccolato fondente

I vegani lo sanno bene: attorno al mondo vegan circolano numerosi falsi miti. Non è un caso se ciò avviene anche per il cioccolato fondente.

  • Non è detto che il cioccolato fondente sia vegan solo perché non contiene latte. Infatti, potrebbero esserci degli altri ingredienti aggiunti al cacao che non solo cruelty-free. Ciò avviene prevalentemente con cioccolato di qualità inferiore o con cioccolati aromatizzati.
  • Nel cioccolato fondente possono essere presenti aromi ottenuti dagli animali, burro anidro, lecitina di origine animale oppure miele. Per chi avesse scelto la dieta vegana di recente, va sottolineato che anche il miele è un prodotto escluso dalla dieta vegana.
  • Il cioccolato fondente può essere prodotto in modi molto diversi in base al quantitativo di cacao che viene utilizzato. Di solito, nelle diete ipocaloriche si consiglia un cioccolato fondente con percentuali di cacao superiori al 70%. Si tratta di cioccolato di qualità superiore che difficilmente contiene sostanze grasse, tra cui anche quelle di origine animale. Gli intenditori sono il grado di distinguere un cioccolato di alta qualità da uno meno pregiato osservandone la consistenza e la lucentezza. Chi è meno esperto, può comunque affidarsi all’etichetta e constatare che non siano presenti ingredienti vietati per la propria dieta.
  • Esistono comunque aziende che producono cioccolato fondente vegan, con indicazione esplicita nell’etichetta. Chi vuole essere sicuro di non sbagliare, può orientarsi su quella tipologia di prodotti.

Cioccolato al latte vegan: esiste?

Il cioccolato al latte, come dice la parola stessa, viene prodotto con l’aggiunta di latte. Il cioccolato al latte contiene il latte vaccino aggiunto sotto forma di latte condensato o di latte in polvere.   In ogni caso, non sarebbe un alimento consentito in una dieta vegana.

Tuttavia, proprio perché gli appassionati di cioccolato al latte sono presenti anche tra i vegani, esistono delle versioni di cioccolato al latte cruelty-free. Per chi si chiedesse come sia possibile, va detto che il latte vaccino in questi prodotti viene sostituito con latte vegetale e talvolta dolcificato con agave.

Si tratta di un cioccolato per vegani, ma ciò non significa che non possa essere scelto anche da chi non è vegano e vuole provare dei sapori alternativi. Infatti, ne risulta un cioccolato particolare, a volte persino più goloso che quello tradizionale. Oggi sono numerose le aziende che lo producono e la concorrenza ha anche permesso di raggiungere una qualità molto elevata.  

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Cioccolato bianco nella dieta vegana

Che il cioccolato bianco tradizionale non faccia parte della dieta vegana è persino scontato, in quanto nella sua lavorazione sono presenti non solo burro di cacao e zucchero, ma anche latte e aromi come la vaniglia. Anche in questo caso, però, esistono delle interessanti alternative, che permettono ai golosi di cioccolata per vegani di gustare il cioccolato bianco.

Così come avviene per il cioccolato a latte, anche per il cioccolato bianco è possibile sostituire il latte vaccino con altri tipi di latte vegetale, come per esempio latte di mandorla, latte di avena o latte di soia. Bisognerà però fare attenzione agli ingredienti, soprattutto se si hanno allergie alla frutta a guscio oppure se si è allergici alla soia.

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Cioccolato vegano: l’importanza delle etichette

Così come non tutto il cioccolato è vegano, può anche accadere che ci siano delle tavolette di cioccolato compatibili con la dieta cruelty-free senza che ciò venga rimarcato nell’etichetta.

Per essere sicuri di ciò che si mangia è molto importante leggere accuratamente le etichette e controllare gli ingredienti. Ciò non è utile solo per i vegani, ma per chiunque sia interessato alla propria salute. Grazie all’etichetta, infatti, si può scoprire la percentuale di cacao presente nel cioccolato e la presenza di altri ingredienti che possono essere più o meno dannosi alla salute. Va sempre tenuto conto che gli ingredienti, per legge, devono essere ordinati in base alla percentuale: di conseguenza, i primi ingredienti sono quelli di cui è maggiormente composto l’alimento. Per esempio, se il primo elemento è lo zucchero, potrebbe essere un cioccolato di scarsa qualità e troppo calorico.

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