Antica Drogheria - Cardamomo in cucina
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Spezie indiane: tutto sul cardamomo

Il cardamomo in cucina è una spezia molto raffinata per il suo sapore particolare e per le sue caratteristiche. Meno conosciuta di altre spezie della stessa famiglia, come per esempio lo zenzero, è comunque una spezia che viene utilizzata in alcune cucine tradizionali come quella indiana.

Nella nostra cultura ha avuto una diffusione più recente proprio grazie alle ricette che arrivano da altre culture. Il suo sapore è fresco e allo stesso tempo pungente e, come lo zenzero, può essere utilizzata sia per la preparazione di piatti salati sia per la preparazione di piatti dolci. Per quanto riguarda i piatti salati, viene utilizzata in particolare per valorizzare verdure ma anche piatti di carne di pesce. Nei dolci, invece, si utilizza prevalentemente per le torte e i biscotti.

Grazie alle sue proprietà digestive, con il cardamomo vengono preparati anche tisane e tè.

Il cardamomo in cucina

Il cardamomo è una spezia molto versatile che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, come lo zenzero. Esistono due specie diverse: il cardamomo verde è prodotto dalla Elettaria cardamomum mentre il cardamomo nero deriva dalla pianta di Amomium sublatum.

Il loro uso in cucina è molto antico: gli abitanti dell’India lo conoscevano, quindi, fu importato nella cultura greca e romana e da lì si diffuse in tutto il mondo.

È dai semi di cardamomo che si ricava la spezia: essi sono contenuti in baccelli che hanno un colore che va dal verde al marrone.

Il cardamomo si può trovare in varie forme: il seme intero, in grani, in polvere oppure in olio essenziale. A seconda della preparazione può essere utile acquistarlo in un formato diverso.

I semi interi conservano sempre la maggiore quantità di proprietà nutritive, quindi, danno un sapore più intenso e sono maggiormente efficaci come rimedio. Tuttavia, possono essere meno pratici da utilizzare.

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Cardamomo in cucina: in quali piatti si utilizza

Il cardamomo in cucina ha un ampio utilizzo, che va dai piatti di riso, specialmente con il riso basmati, alle verdure e ai legumi, alla carne, in particolare quella bianca, fino ai dolci.

Spesso vengono aggiunti dei semi di cardamomo durante la cottura di cibi che possono essere difficili da digerire o che causano gonfiore addominale, come i broccoli, le lenticchie e il cavolo: ciò non solo migliora il sapore del piatto ma lo rende più digeribile.

Nelle preparazioni salate le spezie che si adattano meglio sono zenzero, curcuma, zafferano e chiodi di garofano, mentre in quelle dolci trova un perfetto accordo con cannella, vaniglia, ancora zenzero, ma anche con frutta come gli agrumi.

Rispetto allo zenzero, con cui condivide il sapore intenso e leggermente piccante, ha un gusto leggermente più fruttato che lo rende particolarmente adatto nella preparazione di torte e creme. Inoltre, viene utilizzato per creare biscotti speziati o pandolci.

Il Garam Masala

Molto frequentemente, soprattutto nella cucina indiana, viene unito ad altre spezie, in un mix gradevolissimo. Il Garam Masala è una mistura di spezie che viene utilizzata prevalentemente nella cucina indiana e in quella pakistana.

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Esso contiene, oltre appunto al cardamomo, anche coriandolo, pepe verde, cumino, cannella, chiodi di garofano, zenzero, macis e noce moscata. Ne origina un condimento ampiamente utilizzato in piatti tipici, soprattutto a base di riso pilaf.

Proprietà benefiche del cardamomo

Come molte altre spezie anche il cardamomo in passato è stato ampiamente utilizzato nella medicina tradizionale grazie alle sue numerose proprietà benefiche.

Le proprietà benefiche del cardamomo non sono solo frutto di credenze popolari, infatti, recentemente sono state dimostrate anche dagli studi scientifici.

Proprietà antiossidanti e diuretiche per abbassare la pressione sanguigna

Secondo gli studi scientifici, il cardamomo sarebbe in grado di abbassare la pressione a chi soffre di ipertensione. Questo sarebbe dovuto al fatto che il cardamomo è capace di stimolare la diuresi: grazie all’espulsione dell’acqua attraverso la minzione, la pressione sanguigna tende a diminuire.

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Proprietà antitumorali

Il cardamomo contiene delle sostanze nutritive che potrebbero contribuire ad attivare alcuni enzimi che consentono di combattere il cancro. Inoltre, avrebbe anche la capacità di potenziare l’effetto di alcune cellule che naturalmente contrastano la presenza di tumori.

Sebbene ci siano interessanti sviluppi negli studi scientifici su questa spezia, va sottolineato che riguardo le capacità antitumorali finora gli esperimenti sono stati condotti solamente su cavie. Per questo motivo, prima di avere la certezza che ciò vale anche sull’uomo, si dovranno fare degli studi più approfonditi.

Effetto antinfiammatorio

Il cardamomo, come molte altre spezie, è ricco di sostanze che possono ridurre l’infiammazione. In particolare, si tratta di antiossidanti che sono presenti in abbondanza in questa spezia.

Esse sono in grado di proteggere le cellule agli attacchi di quelle sostanze che provocano infiammazione anche in questo caso gli studi scientifici sono ancora in corso.

Aiuta a migliorare la digestione

Come avviene per lo zenzero, che fa parte della stessa famiglia, anche il cardamomo sembra avere un importante effetto per aiutare la digestione. Sarebbe, infatti, in grado di combattere la nausea e il vomito ma anche di alleviare i dolori allo stomaco e, soprattutto, di curare le ulcere.

Secondo gli studi fatti in provetta il cardamomo potrebbe anche proteggere dallo sviluppo dell’helicobacter pylori, che è un batterio spesso responsabile della formazione di ulcere gastriche.

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